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martedì 6 novembre 2012

Fiom, Landini: "Si riapra una nuova trattativa con Fiat per un nuovo piano e arrivare a un nuovo accordo"

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E' corale la richiesta dei sindacati alla Fiat sul ritiro dei 19 licenziamenti a Pomigliano, annunciati la settimana scorsa da Sergio Marchionne con l'intenzione da parte dell'azienda di far posto a 19 operai iscritti alla Fiom, secondo l'ordinanza della Corte d'Appello di Roma.

''Oggi - ha dichiarato ieri Susanna Camusso, leader della Cgil - Fiat è il peggiore ambasciatore che l'Italia possa avere nel mondo. Un'azienda che ha compito un atto senza precedenti, dietro al quale c'è un'idea di comando, di divisione, di rapporto sempre autoritario: un'idea o mi obbedisci o non esisti''.

''E' importante che, pur partendo da scelte diverse, tutto il sindacato chieda il ritiro dei licenziamenti illegittimi a Pomigliano - è stata la dichiarazione di Giorgio Airaudo, responsabile Auto della Fiom - Ed è anche un bene che anche altri sindacati riscoprano la possibilità di ricorrere al tribunale. In democrazia non è uno scandalo''.

Non è un segreto né difficile da immaginare le in fabbrica la preoccupazione non fa che aumentare.
"La Fiat - ha aggiunto la Camusso - dice anche che "ci sono troppi produttori". Ma è anche vero che "ci sono altri produttori che hanno accresciuto i loro volumi: non c'è solo una perdita di mercato, ma anche una perdita di qualità del marchio Fiat. Perché - continua la leader della Cgil - la Fiat non ha fatto nuovi modelli? Perché sta riempiendo l'Italia di vetture Chrysler con le mascherine delle macchine italiane che hanno poco mercato? Ci sono scelte di produzione che non sono state fatte".

E' così che la Camusso poi è tornata a rivolgersi al governo: "Bisogna decidere un principio fondamentale: siccome un lavoratore sceglie liberamente a quale sindacato iscriversi, nessuno lo può escludere. E quindi di tradurre questo anche per Fiat, che non rispetta piu' i contratti - ha continuato - che è uscita da Confindustria, che non rispetta più gli accordi interconfederali. Chiedo che ci sia una legge che determina che il lavoratore liberamente si iscrive, vota e quel voto vale indipendentemente da ciò che pensa l'impresa". Secondo la leader questo è: "Gli altri sindacati farebbero bene a sostenere questa idea".

Maurizio Landini, Segretario Generale della Fiom, questa mattina, ha parlato di riaprire una trattativa complessiva con Fiat. "Bisogna discutere - ammette - quale sia il nuovo piano e arrivare a un nuovo accordo". 
"La Cisl di Bonanni e gli altri sindacati - ha chiarito Landini - hanno acettato in Fiat di uscire dal contratto nazionale dei metalmeccanici in cambio di un piano Fabbrica Italia che non c'è più. Non ci possono chiedere - ha specificato il Segretario - di accettare una cosa che non c'è più. A questo punto - ha aggiunto - noi  proponiamo di riaprire una trattativa complessiva per discutere qual è il nuovo piano per arrivare a un nuovo accordo. A chiedere l'apertura - conclude Landini - del nuovo confronto dovrebbero essere anche gli altri sindacati insieme con la Fiom e se necessario il governo".

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