Diritto di nominare le rappresentanze sindacali aziendali e
al diritto a riscuotere le trattenute sindacali degli iscritti. Stavolta il
tribunale di Pinerolo ha dato ragione alla Fiom sui ricorsi contro Fiat. Ed in
particolare per le societa' del Gruppo Centro Ricerche Fiat di Orbassano, gli
stabilimenti FGA Parts & Service di None e Volvera e la P.C.M.A. di Volvera.
Si tratta addirittura di una “riforma di una sentenza di primo grado” e quindi
ha un valore politico doppio. Il giudice ha disposto il riconoscimento dei
rappresentanti sindacali della Fiom Cgil negli stabilimenti torinesi delle
societa' condannate, ove si applica il CCSL Fiat (Fabbrica Italia) non
sottoscritto dalla Fiom Cgil".
Il tribunale di Pinerolo, sottolinea la Fiom ha inoltre
"respinto il ricorso di opposizione promosso dalla Fiat sul diritto alle
trattenute sindacali per gli iscritti alla Fiom Cgil, confermando tale diritto
gia' riconosciuto dalla sentenza di primo grado". "Il diritto alla
rappresentanza democratica nei luoghi di lavoro e il diritto ad aderire
liberamente al sindacato - sottolinea il segretario della Fiom torinese Federico
Bellono - sono diritti di tutti i lavoratori prima che della Fiom Cgil.
Conforta rilevare la crescente sensibilita' per le liberta' democratiche che
Fiat ostinatamente vorrebbe negare". Per il Torinese, ricorda ancora
Bellono, "si tratta della prima pronuncia favorevole al ripristino delle
nostre rappresentanze aziendali.In quelle aziende rientriamo dalla porta
principale grazie alla fiducia delle lavoratrici e dei lavoratori che vogliamo
ringraziare".
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