Uno sciopero generale il 16 novembre, di tutti i
metalmeccanici, il cui centro sarà la difesa del lavoro e una politica
industriale che difenda il sistema industriale e contro l'attacco ai diritti
del lavoro. E’ questa la conclusione della grande assemblea dei delegati che la
Fiom ha tenuto a Modena in mattinata. Una assemblea che segna la ripresa
dell’iniziativa a trecentosessanta gradi da parte del più grande sindacato del
settore privato. L’iniziativa, infatti, si svolgera' con manifestazioni
regionali in tutta Italia e sara' sì di tutti i lavoratori metalmeccanici ma
aperta a tutti i soggetti sociali a cominciare dagli studenti, perché “quello
e' i giorno in cui hanno lanciato una giornata di mobilitazione nazionale”.
“Proponiamo loro di lottare insieme – dice Landini - perche' oggi la difesa del
lavoro passa anche attraverso la qualificazione della scuola". Nel suo
intervento, il leader della Fiom Maurizio Landini dice chiaramente che il
sindacato non tollererà più alcun accordo separato sul contratto nazionale e
che quindi il nodo rimane quello della rappresentanza. Un appello alla politica
per dire che il rischio è quello di una debacle totale del sistema industriale
e di una “balcanizzazione” dei rapporti sociali e sindacali. Landini dal palco
ha lanciato il referendum sull’Art. 18 invitando i lavoratori a firmare.
venerdì 12 ottobre 2012
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