Mercati azionari e dei titoli sovrani in fibrillazione
all’indomani delle elezioni in Grecia e in Francia. La borsa di Atene è a picco
e le banche stanno letteralmente affondando sotto i colpi della speculazione. I
vertici tedeschi parlano senza veli di sganciamento della Grecia dall’euro.
“Ora è possibile isolare l'Eurozona dagli sviluppi in Grecia”, dice Lars Feld,
un membro del consiglio dei consulenti economici del cancelliere Angela Merkel.
Nel vecchio continente dopo un avvio al cardiopalma con gli spread lanciati
oltre i 400 punti e l'euro malandato l'allarme sembra essere rientrato, ma solo
temporaneamente.
A preoccupare i mercati è la forte instabilità del quadro
ellenico. Non a caso è arrivato già da questa mattina l’incarico del presidente
a formare il nuovo governo direttamente a Nea Dimokratia, che insieme al Pasok
non sono riusciti a raggiungere la maggioranza numerica. Secondo il conto del
ministero dell'Interno, insieme avrebbero collezionato 149 seggi sui 300 del
Parlamento, un numero insufficiente per poter formare una coalizione di
governo. Ora, nell'attesa di vedere la reazione dei mercati, i bookmaker
puntano sull'addio alla moneta unica.
A fronte di tale scenario Unione europea e Fondo monetario
internazionale potrebbero essere costretti a sospendere gli aiuti ad Atene,
sottolinea Stephane Deo della UBS. "Presto il governo non sarà in grado di
pagare i dipendenti pubblici e le pensioni e questo alimenterà forti tensioni
sui mercati finanziari", ha sottolineato. Gli economisti di Berenberg Bank,
invece, ritengono ci sia "un 40% di rischio che la Grecia esca dall'euro
quest'anno".
Ma per quanto si voglia addossare alla Grecia tutti i mali di
questa fase, non si può non mettere nel conto che è tutto il quadro europeo che
sta andando in crisi dopo la vittoria di Francois Hollande che sancisce il
tramonto definitivo della politica di “Merkozy”, imperniata
soprattutto sul rigore e sulle misure di austerity. La vera sconfitta in questo
scenario è proprio il cancelliere tedesco Angela Merkel che, orfana del suo
caro alleato Sarkozy, sarà costretta a rivedere le proprie decisioni. A rischio
è lo stesso Fiscal Compact: nel periodo delle elezioni elettorali, Hollande
aveva infatti affermato che, se l’Europa non imboccherà la strada della
crescita, non firmerà la ratifica del patto fiscale, ovvero l'accordo tra gli
stati membri dell'Unione Europea per garantire il rispetto della disciplina
fiscale.
Che margini ha la Merkel considerato che il mini test delle
elezioni tenutesi nello Stato settentrionale dello Schleswig-Holstein, ha
segnalato che partito della cancelliera potrà continuare a governare ma con una
maggioranza ridotta al lumicino?
Angela Merkel opterà per un messaggio forte nel caso la
Grecia non rispettasse gli impegni presi per ottenere il prestito UE, oppure
prudenzialmente si vedrà costretta ad abbassare i toni per non dover poi
giustificare ai suoi elettori centinaia di miliardi di euro andati in fumo?
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